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Miti e fatti
Mito: Scarsa motivazione,
negligenza, pigrizia...E' un bambino che "Potrebbe fare di
più".
E' importante ricordare che tali difficoltà si manifestino in
persone dotate di quoziente intellettivo nella norma e non sono
attribuibili a fattori motivazionali.
Mito: Le difficoltà negli
apprendimenti sono dovute all'ansia e alla scarsa
autostima.
E' invece opportuno considerare che nei Disturbi Specifici di
Apprendimento è possibile la compresenza di altri disturbi
psicopatologici come il Disturbo dell'Attenzione e Iperattività,
l'Ansia, la Depressione e i Disturbi della Condotta. Il tardivo o
mancato riconoscimento del Disturbo Specifico di Apprendimento
spesso causa un aumento della frequenza di disturbi depressivi e
disturbi d'ansia. Tuttavia, il disturbo non e' dovuto all'ansia o
alla scarsa autostima.
Mito: Un bambino con un
Disturbo Specifico di Apprendimento non potrà mai frequentare
l'università.
La Legge 170 del 2010 è prevista anche nel contesto universitario,
pertanto tutti i ragazzi con Disturbi Specifici di Apprendimento
possono intraprendere la carriera accademica e realizzarsi a
livello lavorativo.
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