- Abuso e maltrattamento
- Disturbi dello spettro autistico
- Disturbi del comportamento alimentare
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Disturbi specifici del linguaggio
- Disturbi specifici dell'apprendimento
- Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività
- Disturbo della condotta
- Disturbo oppositivo-provocatorio
- Disabilità intellettiva e sindromi genetiche
- Stati mentali a rischio e psicosi
- Altri disturbi - i disturbi da tic
- Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Stati mentali a rischio e psicosi
Lo "Stato Mentale a Rischio" o "Sindrome di Rischio Psicotico" è una condizione caratterizzata dalla presenza di sintomi psicotici (es. deliri, allucinazioni, comportamento disorganizzato) di breve durata e/o di bassa intensità, associati ad una marcata compromissione del livello di funzionamento sociale (ritiro sociale) e scolastico/lavorativo.
I soggetti che rientrano nei criteri per la condizione di "Stato Mentale a Rischio" presentano un tasso di transizione verso un Disturbo Psicotico di circa il 35% in un anno (Nelson et al, 2013).
I Disturbi Psicotici rappresentano, tra i disturbi psichiatrici, la categoria diagnostica con il più alto grado di invalidità sul piano sintomatologico, del funzionamento e su quello prognostico (WHO, 2004).
In linee generali questa categoria di disturbi si caratterizza per una grave compromissione del rapporto con la realtà che il più delle volte si manifesta sotto forma di deliri, allucinazioni, comportamento disorganizzato e ritiro sociale. Circa il 25% di tali disturbi esordisce prima dei 18 anni e prende il nome di Disturbo Psicotico ad Esordio Precoce.