- Abuso e maltrattamento
- Disturbi dello spettro autistico
- Disturbi del comportamento alimentare
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Disturbi specifici del linguaggio
- Disturbi specifici dell'apprendimento
- Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività
- Disturbo della condotta
- Disturbo oppositivo-provocatorio
- Disabilità intellettiva e sindromi genetiche
- Stati mentali a rischio e psicosi
- Altri disturbi - i disturbi da tic
- Disturbo Ossessivo-Compulsivo
ADHD e bisogni educativi speciali
Spesso il bambino con ADHD ha un forte calo
prestazionale in ambito scolastico, legato alla
sintomatologia specifica della patologia, ma anche alla frequente
comorbidità con un disturbo dell'apprendimento. In
quest'ultimo caso il bambino è tutelato dalle normative vigenti in
materia di DSA (Disturbo Specifico dell'Apprendimento), ma in caso
contrario ci si rifà alla circolare MIUR perl'ADHD.
Per la corretta e condivisa applicazione delle indicazioni
presenti nella circolare si chiedeva alla scuola di redarre, entro
i primi mesi, un Piano Didattico Personalizzato
(PdP)in cui venissero esplicitate le misure che sarebbero state
applicate all'alunno in questione.
Dal 22 novembre 2013 la nuova circolare sui BES (Bisogni Educativi Speciali) rimanda a discrezione della scuola la necessità di redazione del PdP nei casi in cui non ci sia una diagnosi ricadente nella tutela della legge 104/92 o 170/2010.
Cosa accade dunque ai bambini con ADHD? Una faccia della medaglia vedrebbe il loro percorso scolastico in balia della "autonomia didattica delle istituzioni scolastiche", il rovescio della stessa vede la possibilità di tutela attraverso la redazione del PdP anche per quei bambini che presentano importanti difficoltà scolastiche ma che non hanno una diagnosi ben specificata (qualora la scuola lo ritenesse opportuno).
Per approfondimento: aidaiassociazione.com
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