- Abuso e maltrattamento
- Disturbi dello spettro autistico
- Disturbi del comportamento alimentare
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Disturbi specifici del linguaggio
- Disturbi specifici dell'apprendimento
- Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività
- Disturbo della condotta
- Disturbo oppositivo-provocatorio
- Disabilità intellettiva e sindromi genetiche
- Stati mentali a rischio e psicosi
- Altri disturbi - i disturbi da tic
- Disturbo Ossessivo-Compulsivo
- Home
- News
- 2014 Articoli scientifici
- Nuove prospettive di trattamento nella dislessia
Nuove prospettive di trattamento nella dislessia
Negli ultimi anni, gli studi che si occupano dell'efficacia del trattamento della dislessia stanno individuando quali aree cerebrali sono coinvolte nel miglioramento delle abilità di lettura.
I risultati degli studi di neuroimmagine hanno evidenziato come l'efficacia di un trattamento, ossia il miglioramento della prestazione nella lettura nei dislessici, sia collegato all'aumento dell'attività di specifiche aree cerebrali, quali il lobo parietale e il lobo temporale di sinistra, che sono solitamente meno attive durante i compiti di lettura nei dislessici.
Recentemente, nello studio condotto da Costanzo e collaboratori e pubblicato a dicembre 2013 sulla rivista Neuropsychologia, è stato dimostrato come, agendo direttamente sulle aree cerebrali per aumentarne l'attività, migliori direttamente la prestazione della lettura.
Nello studio, è stata utilizzata una tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva, chiamata "Stimolazione Magnetica Transcranica" o TMS, per aumentare l'attività del lobo parietale e del lobo temporale di sinistra e di destra. Hanno preso parte alla ricerca dieci persone adulte con dislessia. Nei minuti successivi alla stimolazione i partecipanti hanno svolto prove di lettura ad alta voce.
I risultati hanno mostrato che, dopo la stimolazione delle regioni cerebrali di sinistra, la prestazione di lettura dei soggetti è transitoriamente migliorata, con una diminuzione significativa degli errori ed un aumento della velocità nella lettura.
Sebbene preliminari, questi risultati forniscono nuove prospettive per il trattamento a lungo termine.
Per approfondire: Costanzo F, Menghini D, Caltagirone C, Oliveri M, Vicari S (2013), How to improve reading skills in dyslexics: The effect of high frequency rTMS.Neuropsychologia, 51, 2953-2959.
Link: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24184439
© RIPRODUZIONE RISERVATA