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Piccoli schiavi invisibili
E' disponibile il dossier 2014 redatto da Save the Children "Piccoli schiavi invisibili - I volti della tratta e dello sfruttamento" che presenta alcuni dei principali volti di minori vittime o a rischio di tratta e sfruttamento in Italia.
A livello europeo le statistiche più aggiornate sono quelle di Eurostat3, secondo cui sono oltre 9.500 le vittime accertate e presunte nel 2010, di cui il 15% è rappresentato da minori, con un incremento pari al 18% nel triennio 2008-2010. L'Italia è il Paese dove è stato segnalato il maggior numero di vittime accertate e presunte, pari a quasi 2.400 nel 2010, con un calo rispetto ai 2.421 del 2009 ma un notevole aumento rispetto ai 1.624 del 2008.
Le nazionalità prevalenti sono la Nigeria, seguita dalla Romania, Marocco, Egitto, Cina e Bangladesh.
Questi dati non tengono conto però di tutta quella grande parte di minori che rimangono invisibili e che non vengono identificati come vittime di tratta e sfruttamento, sia perché il fenomeno è sommerso, come nel caso dello sfruttamento sessuale in appartamenti e luoghi chiusi, o perché i minori rimangono nascosti per non vanificare il loro progetto migratorio: la loro destinazione finale, infatti, non è l'Italia ma sono altri paesi europei dai quali rischierebbero di essere rimandati indietro nel primo paese di ingresso nell'UE.
Nel dossier sono descritte le informazioni che riguardano la principali modalità di sfruttamento: le minori e lo sfruttamento sessuale, i matrimoni precoci e attività illegali, suddivise per paese di provenienza: le minori nigeriane, i minori egiziani, gli adolescenti maschi del Bangladesh, minori in transito, afgani ed eritrei, dal momento che ogni percorso di provenienza, così come ogni persona, presenta la sua storia particolare.
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