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Communication: Today e Tomorrow
Si è recentemente concluso l'International Conference on Eating Disorder (ICED) svoltosi a Boston dal 23 al 25 aprile dal titolo: Communication: Today e Tomorrow.
Molti sono stati i contributi innovativi riportati dai relatori su diverse tematiche: motivazione al trattamento, aspetti neurobiologici, terapia integrata, consapevolezza della malattia.
Durante le tre giornate di congresso, l'attenzione si è focalizzata principalmente sul ruolo delle nuove tecnologie come strumenti di prevenzione, valutazione e trattamento dei disturbi alimentari ed alla comunicazione in generale.
In particolare, Amaia-Hernàndez ha presentato uno studio longitudinale su uomini e donne di tre coorti di età, valutando l'influenza dei commenti dei coetanei per lo sviluppo di disturbi alimentari nell'arco di 10 anni. I risultati mostrano che i commenti dei coetanei possiedono un effetto predittivo specificamente per lo sviluppo della Bulimia Nervosa, indipendentemente dal sesso, dall'età e dal BMI alla baseline. Gli Autori hanno quindi sottolineato il ruolo dell'influenza dei pari, che tramite le discussioni sul peso o sull'alimentazione, rappresentano un importante fattore di rischio per l'esordio di un vero e proprio problema alimentare. Tali risultati offrono uno spunto di riflessione particolare sulla pervasività di questa influenza, dal momento che non sono state rilevate differenze età/sesso-correlate, e rappresentano importati implicazioni per la pratica clinica e per lo sviluppo di interventi preventivi volti a ridurre il criticismo tra pari.
Infine, riguardo l'uso delle nuove tecnologie nella pratica clinica, riportiamo una ricerca di Melioli che ha valutato l'impatto di Instagram, come social media, sull'immagine corporea e sulla preoccupazione relativa al peso, nonchè il rapporto tra questi due variabili. I risultati hanno evidenziato che la frequenza d'uso di Instagram è associata all'impulso alla Magrezza; l'uso quotidiano è associato all'Insoddisfazione Corporea; la conoscenza dei social media è correlata negativamente con i sintomi bulimici. Tuttavia, alti livelli di conoscenza dei social media sembrano avere un ruolo di moderatori tra la frequenza d'uso di Instagram, l'impulso alla magrezza e l'insoddisfazione corporea. I dati esposti, quindi, suggeriscono che l'uso di Instagram può contribuire all'insoddisfazione dell'immagine corporea ed allo sviluppo di disturbi alimentari. Allo stesso tempo, una buona conoscenza dei social media può fungere da fattore protettivo rispetto a questi effetti, e può essere tenuta in considerazione nella costruzione degli interventi di prevenzione.
Per saperne di più è possibile consultare il report della Conferenza, cliccando qui
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