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Anno Nuovo, Classe Nuova!
Ogni anno molti bambini affrontano la transizione dalla scuola elementare a quella media inferiore e questo importante passaggio rappresenta un evento da ricordare nel percorso di vita di ogni bambino, caratterizzato da variazioni nell'ambiente scolastico, nelle richieste di performance accademica e nella complessità delle relazioni sociali. Il cambiamento di classe, spesso di Istituto, può essere accompagnato da un senso di entusiasmo e ottimismo dovuto alla novità, ma altra volte, per alcune famiglie e per i loro bambini, può coincidere con un'eccessiva preoccupazione e un'attivazione ansiosa che non si esaurisce a breve, ma perdura spesso oltre l'intero anno accademico, con ricadute significative sul funzionamento del bambino (depressione, ansia generalizzata e prestazionale, difficoltà di socializzazione). Il quadro può essere ulteriormente complicato dal fatto che questa tappa di vita, che si verifica intorno agli 11 anni, coincide con i naturali cambiamenti emotivi e biologici associati all'inizio della pubertà, una fase dello sviluppo particolarmente vulnerabile per l'esordio dei disturbi d'ansia. Queste problematiche, se irrisolte, possono portare a lungo termine ad un calo della performance scolastica o ad un aumento del numero di assenze ingiustificate, fino a problemi gravi di devianza minorile e abbandono scolastico.
In un recente articolo Neal e collaboratori hanno sottolineato l'importanza dell'implementazione di interventi preventivi, di preparazione al passaggio dalla scuola elementare a quella media inferiore, evidenziando la maggiore efficacia di quegli approcci che si sviluppano lungo l'intero anno scolastico e non solo alla fine di esso. Questi programmi, sviluppati da psicologi scolastici e insegnanti specializzati, hanno l'obiettivo di infondere negli alunni, specialmente quelli "a rischio", le competenze necessarie per apportare dei cambiamenti positivi nella nuova scuola, di natura scolastica o sociale.
Questo articolo propone una lista di tecniche e strategie da adottare, suddividendole in cognitive, comportamentali e sistemiche:
- Tecniche cognitive di modulazione delle credenze disfunzionali, ad esempio attraverso la discussione in classe delle emozioni positive o negative che accompagnano il pensiero di accedere ad una nuova classe, fornendo la possibilità di confrontarsi sui timori o sulle aspettative;
- Tecniche comportamentali, come le visite nei nuovi istituti, gli open day o l'esposizione preventiva a fattori temuti, che gli alunni incontreranno nel passaggio alla nuova classe, come uno stile d'insegnamento più severo o l'aumento del carico dei compiti;
- Tecniche sistemiche, che prevedono il coinvolgimento della famiglia (incontri con i genitori), o dei pari, ad esempio formando gruppi di supporto tra ragazzi che hanno scelto la stessa scuola, o ancora che stabiliscono progetti in condivisione tra gli istituti, che abbiano inizio l'ultimo anno della scuola elementare e prosecuzione nel primo anno della scuola media.
Queste strategie non vengono descritte con un ordine di priorità, né viene riportata una loro metodica e scientifica applicazione, pertanto sarà necessario il loro adattamento di caso in caso, in base alle specifiche esigenze della classe e degli alunni. Tuttavia, gli autori riportano che tra le strategie prese in considerazione, quelle sistemiche si sono rivelate le più efficaci nell'alleviare il senso di incertezza dovuto al passaggio, così da ridurre la quota di ansia nei bambini e nelle famiglie.
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