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Disturbo Specifico di Apprendimento: Che Ansia!!!
Nei bambini e nei ragazzi con disturbo specifico di apprendimento (DSA) spesso può esserci la presenza di un disturbo psicopatologico conclamato di tipo internalizzante (ansia e depressione) o esternalizzante (disturbo oppositivo-provocatorio, distrubo della condotta) in modo particolare quando la diagnosi è tardiva (Mugnaini et al., 2009; Zeleke, 2004; Ingesson, 2007; Klassen et al., 2011, 2013). Anche quando non si raggiungono livelli di sintomatologia ansiosa o depressiva tale da rientrare in un disturbo vero e proprio possono comunque esserci degli elementi subclinici che riportano la nostra attenzione agli aspetti emotivi e psicologici di bambini e ragazzi con DSA.
Spesso, infatti, i bambini e i ragazzi con DSA descrivono sentimenti fortemente negativi nei confronti della scuola come delusione, rabbia e frustrazione contro se stessi per non essere in grado di scolgere alcune attività, vergogna e tristezza nei confronti dell'ambiente scolastico creandosi in questo modo un'immagine di se non sempre positiva. L'autostima, infatti, si crea sulla base dell'immagine di sè che la persona si costrusce nel tempo. Nella fase di crescita viene attribuita molta importanza all'immagine di sè come alunno (Zeleke, 2004) pertanto il ragazzo si costruisce un'immagine relativa alle proprie capacità anche in base alla sua prestazione scolastica. Un percorso scolastico caratterizzato da insuccessi e frustrazioni potrà contribuire alla formazione di un'immagine di sè come scarsamente competente e poco efficace. Spesso i ragazzi con DSA generalizzano le convinzioni di inefficacia che si creano intorno al loro funzionamento scolastico all'immagine globale di se stessi. Il ragazzo si identifica con i propri limiti tralasciando le abilità, le competenze e le potenzialità di cui dispone. La scarsa autostima del ragazzo con DSA può derivare dalla credenza che il ragazzo di essere privo di quelle abilità cognitive che gli consentirebbero di apprendere come i compagni.
Secondo le teoria dell'attribuzione (che si occupano di come una persona si spiega le cose che gli succedono), i ragazzi con DSA tendono spesso a ritenere che i loro fallimenti dipendano da proprie carenze o inadeguatezze personali (scarsa capacità, poco impegno) e pensano che i loro successi dipendano da fattori esterni come il caso, l'aiuto degli altri.
Tutti questi aspetti influiscono notevolmente in maniera concreta sui risultati scolastici e sull'atteggiamento del ragazzo verso la scuola e spesso può contribuire all'insorgenza di vissuti di ansia e di depressione o espirmersi con comportamenti aggressivi, oppositivi e provocatori.
E' importante quindi prendere in carico anche gli aspetti emotivi e psicologici del ragazzo con DSA per far sì che il trattamento sia globale ed efficace. Può essere utile inserire i ragazzi con DSA in progetti di lavoro cooperativo in cui i ragazzi possono sperimentare la loro autoefficacia e di conseguenza rinforzare l'autostima e accrescere la motivazione. Le attività di gruppo, infatti, favoriscono uno scambio e un confronto tra i ragazzi. Inoltre, attraverso il dialogo in gruppo il ragazzo impara a non identificare se stesso o l'altro con la sua difficoltà. In questo modo i ragazzi possono conoscere le loro svariate esperienze, le strategie e le modalità utilizzate da altre persone di fronte alle loro stesse difficoltà.
Il progetto riabilitativo dei ragazzi DSA potrebbe includere anche un lavoro in cui il ragazzo possa sperimentare i propri punti di forza e di debolezza.
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