Interventi precoci per giovani a rischio di disturbo bipolare: un approccio evolutivo

Bipolar 2016Nelle ultime decadi sono stati sviluppati programmi di prevenzione primaria e di identificazione precoce del disturbo bipolare, proprio perché più della metà dei pazienti adulti affetti da disturbo bipolare, esordisce prima dei 18 anni. L'attenzione di questi programmi si rivolge soprattutto alla riduzione del funzionamento globale che si riscontra in bambini e adolescenti affetti da tale disturbo. Per tale motivo, particolare attenzione deve essere posta all'identificazione dei fattori di rischio genetici e ambientali oltre che dei marcatori clinici che predicono l'esordio e/o il decorso della malattia. Molti degli algoritmi utilizzati per misurare il rischio di sviluppo di disturbo bipolare e i programmi di intervento precoce, si focalizzano sui fattori di rischio familiari. I segni prodromici variano notevolmente e sono età dipendente. Durante l'adolescenza, gli episodi depressivi associati a fattori di rischio ambientali o genetici predicono il possibile sviluppo di episodi ipomaniacali/maniacali negli anni a seguire. Nei bambini in età pre-puberale, la mancanza di specificità di marcatori clinici e la difficoltà di valutazione dello stato umorale, ostacolano gli interventi precoci di questa fascia d'età.

 

Per maggiori informazioni vai al sommario dell'articolo

 

 



© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - U.O. Neuropsichiatria Infantile

Privacy Policy    Cookie Policy