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Disturbi dello Spettro Autistico e Contatto Oculare
Numerosi studi - più di 1000 sul motore di ricerca Pub Med - si sono posti l'obiettivo di analizzare e studiare le anomalie di sguardo tipiche dei Disturbi dello Spettro Autistico (ASD - vedi criterio A.2 DSM-5; APA, 2013: deficit dei comportamenti comunicativi non verbali utilizzati per l'interazione sociale, che vanno, per esempio, dalla comunicazione verbale e non verbale scarsamente integrata; ad anomalie del contatto visivo e del linguaggio del corpo o deficit della comprensione e dell'uso di gesti; a una totale mancanza di espressività facciale e di comunicazione non verbale). Tuttavia, i risultati ottenuti apparivano spesso contrastanti e poco replicabili.
La review segnalata, pubblicata recentemente su Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, si pone l'obiettivo di fare chiarezza in merito ai risultati ottenuti dagli studi che hanno indagato la modulazione del contatto oculare delle persone con Disturbo dello Spettro Autistico.
Gli autori hanno condotto quindi una meta-analisi degli studi, effettuati mediante le tecniche di Eye-tracker, che confrontavano la risposta oculare nei confronti di stimoli sociali versus stimoli non sociali.
I risultati ottenuti confermano l'ipotesi secondo cui gli individui con ASD mostrano un deficit nella selezione delle informazioni socialmente rilevanti che persistono negli anni e peggiorano durante l'interazione in vivo con altre persone.
Gli autori suggeriscono infine come questi dati potrebbero risultare utili come parametro di rischio nei primi anni di vita e come misurazioni di outcome delle terapie.
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