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- Il neurofeedback THETA/BETA in bambini con ADHD: fattibilità di un setting a breve termine ed effetti sulla plasticità.
Il neurofeedback THETA/BETA in bambini con ADHD
Il Neurofeedback è sempre più usato come terapia per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), tuttavia i miglioramenti sui bambini sono evidenti solo dopo 20 o più sessioni, a differenza degli adulti dove gli effetti neuroplastici, sono evidenti già dopo una singola sessione.
La maggior parte di questi studi ha come obiettivo sia quello di testare la fattibilità del protocollo di trattamento cha modifica le bande delle onde cerebrali THETA/BETA (solitamente alterate in presenza di ADHD) in bambini con ADHD, sia la conoscenza approfondita dei meccanismi sottostanti tale protocollo.
Alcuni bambini con ADHD sono stati sottoposti a due sessioni di neurofeddback del protocollo THETA/BETA.
Nella prima metà delle sessioni, caratterizzate da tre prove di neurofeedback, si somministravano compiti di lettura prima e dopo alcuni compiti di ricerca visiva, attraverso giochi virtuali e di enigmistica.
Già dopo la seconda sessionei di neurofeedback si è osservata una significativa diminuzione del rapporto tra le onde THETA e BETA, seguita da una diminuzione dell'attività THETA, segni dell'avvenuta normalizzazione dell'attività cerebrale, e dimostrando una rapida neuroregolazione da parte dei bambini con ADHD.
Per il confronto pre-post, i bambini erano divisi in gruppi a seconda della propria autoregolazione, alta o scarsa, sulla base dell'andamento del rapporto tra le onde Theta e Beta dopo le prove di neurofeedback.
Gli effetti neuro plastici riscontrati non erano ristretti alle aree cerebrali centrali ma sembravano mostrare un pattern generalizzato, registrato anche dagli elettrodi posti sull'emisfero destro del cervello.
I risultati di questo studio indicano che il neurofeedback a breve termine può essere uno strumento prezioso ed economico per indagare i meccanismi neuroplastici dei disturbi dello sviluppo.
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