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- LA SALUTE MENTALE DEI BAMBINI MIGRANTI PASSA DALLA SALUTE DEI GENITORI
La salute mentale dei bambini migranti passa dalla salute dei genitori
Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ci sono attualmente più di 22 milioni di rifugiati in tutto il mondo. Secondo numerosi studi i rifugiati risultano avere una maggiore prevalenza di disturbi mentali, in particolare depressione, disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e ansia che riguardano anche i rifugiati bambini e adolescenti, che rappresentano più della metà dei rifugiati del mondo.
Parlando di popolazione di bambini circa il 40% ha assistito ad episodi di violenza, il 20% ha avuto contatti con la visione di cadaveri, il 15% è stato vittima di violenza, il 40% vittima di scenari di guerra, e il 5% ha subito un rapimento o un abuso sessuale.
Dunque si possono configurare tre scenari di estremo stress per i rifugiati: i traumi violenti nei loro paesi d'origine; il viaggio stesso; e l'arrivo.
Uno studio condotto sui rifugiati sottoposti a gravi violenze intenzionali (prevaricazione fisica, psicologica e limitazione della libertà) ha evidenziato che il loro cervello è maggiormente sensibile agli stressors provenienti dall'ambiente per effetto di una 'ipersensibilità del cervello al neurotrasmettitore dopamina, con conseguente aumento del rischio di sintomi psicotici e disturbi mentali.
E' interessante il riscontro che quando viene chiesto loro quali
sono i loro maggiori fattori di stress, generalmente non si
riferiscono ai loro ricordi traumatici, ma alle loro
attuali frustrazioni.
I rifugiati subiscono infatti un flusso di feedback di
disapprovazione da parte di altri esseri umani, sentono di aver
perso tutto, di non avere alcun controllo su
aspetti della loro vita e di non avere nessuna posizione
sociale, ne deriva la perdita del senso di
continuità dell'identità personale.
E come proteggere i bambini rifugiati da questo mare di stress?
Come fattore protettivo per questi bambini si è indagata la salute mentale dei genitori rifugiati e si è rilevato che i genitori che presentano un Disturbo Post Traumatico da Stress agiscono una disciplina dura e coercitiva, la quale aumenta i rischi per la salute mentale dei figli.
Ne deriva la necessità che il miglioramento della genitorialità e il supporto di essa passa attraverso la cura dei sintomi post traumatici dei genitori.
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