- Abuso e maltrattamento
- Disturbi dello spettro autistico
- Disturbi del comportamento alimentare
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Disturbi specifici del linguaggio
- Disturbi specifici dell'apprendimento
- Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività
- Disturbo della condotta
- Disturbo oppositivo-provocatorio
- Disabilità intellettiva e sindromi genetiche
- Stati mentali a rischio e psicosi
- Altri disturbi - i disturbi da tic
- Disturbo Ossessivo-Compulsivo
- Home
- News
- 2018 Articoli scientifici
- LA VIOLENZA INTRAFAMILIARE: effetti e risposte
LA VIOLENZA INTRAFAMILIARE: effetti e risposte
Ricerche recenti confermano che molti dei fattori di rischio e di protezione per lo sviluppo dell'aggressività e della violenza nel bambino risiede nel sistema familiare. Tali fattori cominciano addirittura prima della nascita del bambino.
Infatti studi condotti sul DNA mostrano che oltre ai fattori
genetici che possono determinare la propensione all'aggressione,
i genitori influenzano il rischio prenatale
attraverso l'ambiente intrauterino.
L'esposizione fetale alle tossine ambientali e l'uso di
sostanze da parte della madre sono state collegate al
comportamento aggressivo e antisociale dei bambini modellando il
sistema di risposta allo stress.
L'esposizione a stress elevato e ripetuto durante la
gravidanza (come ad esempio essere vittima di violenza)
può portare all'iperattività dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene
della madre producendo alti livelli dell'ormone dello stress, il
cortisolo, che attraversa la barriera placentare.
L'esposizione prolungata e per alti livelli di stress
determinerebbe nel feto una disregolazione della risposta
fisiologica del sistema attraverso un meccanismo
epigenetico. Con questo si intende una modificazione
nell'espressione e nel funzionamento di alcuni geni non per
modificazione della sequenza del DNA ma dei suoi meccanismi di
regolazione. Tra questi geni "disregolati" sarebbero compresi anche
alcuni implicati nell'insorgenza dei disturbi
psicopatologici (es. depressione, disturbo post
traumatico) e del comportamento aggressivo
È importante sottolineare, tuttavia, che molti bambini ad alto rischio di violenza rompono il ciclo evitando o recedendo dalla violenza. Questa prova di resilienza, ovverosia la capacità di resistere alle influenze negative, permette di adattarsi alle avversità e di attenuare le influenze negative sullo sviluppo.
Molti dei più potenti processi adattivi si verificano nel contesto familiare. Le influenze familiari positive operano indirettamente e direttamente. Relazioni stabili; regole domestiche e monitoraggio dei minori, l'occupazione dei genitori e alloggi adeguati e una genitorialità sensibile e stimolante promuovono lo sviluppo di sistemi adattivi a livello individuale, comprese le abilità cognitive e l'autoregolazione e riducono il rischio di comportamenti aggressivi. L'accudimento promuove un legame sicuro tra genitori e figli e che le regole, la supervisione e la disciplina coerente hanno una forte influenza sul comportamento del bambino. Il controllo parentale può essere particolarmente importante per i bambini ad alto rischio di violenza. Valori genitoriali a favore della solidarietà, successo, motivazione e impegno scolastico possono svolgere un ruolo protettivo dalla insorgenza di comportamenti violenti in età adulta.
È incoraggiante sottolineare che questi fattori non sono geneticamente determinati ma possono essere sollecitati e implementati grazie ad interventi sulla famiglia e sulla genitorialità . I programmi di intervento incentrati sulla famiglia cercano di sfruttare i processi adattivi per ridurre la violenza giovanile. Molti programmi di prevenzione iniziano immediatamente dopo il parto e nella I infanzia con lo scopo di promuovere la genitorialità positiva che presenta un'importante correlazione con la diminuzione dell'aggressività infantile e del comportamento antisociale.
Per ulteriori approfondimenti consulta i seguenti link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Family+influences+on+the+development+of+aggression+and+violence+Madelyn+H+Labella+and+Ann+S+ Masten
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=a+rewiew+of+sex+differences+tiwari
© RIPRODUZIONE RISERVATA