Il suicidio tra i giovani

Suicidio 2018

Ogni anno, nel mondo, circa 800.000 persone muoiono suicide (WHO, 2017).

I pensieri ed i comportamenti suicidari tra i giovani richiedono particolare attenzione, in quanto la morte per suicidio rappresenta l'8,5% di tutte le morti tra gli adolescenti ed i giovani adulti (15-29 anni) ed è la principale causa di morte tra i giovani di tutto il mondo (WHO, 2017).

A questo proposito bisogna fare una distinzione tra ideazione suicidaria, tentativo di suicidio e morte per suicidio.

Con il termine ideazione suicidaria si fa riferimento al considerare o desiderare di porre fine alla propria vita. L'ideazione può essere passiva (desiderare di essere morto) o attiva (desiderare di uccidersi e/o pensare ad un metodo specifico per farlo).

Il tentativo di suicidio è un'azione intenzionale.

Mentre la morte per suicidio è un'azione fatale.

L'ideazione suicidaria è rara prima dell'età di 10 anni e la sua prevalenza cresce rapidamente tra i 12 e i 17 anni. L'ideazione intensa e frequente si associa al tentativo di suicidio. La maggior parte degli adolescenti che passa al tentativo, tipicamente lo fa, entro 1-2 anni dall'insorgenza dell'ideazione, e si tratta di adolescenti che presentano specifiche manifestazioni cliniche (depressione/distimia disturbi alimentari, disturbo da deficit di attenzione ed iperattività, disturbo della condotta, disturbo esplosivo intermittente). Il tentativo di suicidio è raro prima dell'età di 12 anni, e la sua prevalenza cresce nella media/tarda adolescenza; mentre la morte per suicidio è sempre più comune tra i 15-19 anni.

Diversi studi hanno individuato fattori ambientali e psicologici correlati ai pensieri ed ai comportamenti suicidari.

Tra i fattori ambientali i più studiati sono il maltrattamento ed il bullismo. C'è un'ampia letteratura che dimostra che varie forme di maltrattamento, come l'abuso sessuale, fisico e psicologico predicono l' ideazione suicidaria ed il tentativo di suicidio tra i giovani. Anche il bullismo ed il cyberbullismo sono considerati fattori di rischio per lo sviluppo di pensieri e comportamenti suicidari. Tra i fattori psicologici, invece, bisogna fare una distinzione tra processi affettivi (bassa autostima, difficoltà nell'identificare le emozioni ed accesso limitato a strategie di regolazione affettiva), processi cognitivi (impulsività) e processi sociali (solitudine).

Per quanto riguarda il trattamento, la combinazione di psicoterapia individuale e familiare si è mostrata efficace nel trattare e prevenire pensieri e comportamenti suicidari tra i giovani.

 

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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - U.O. Neuropsichiatria Infantile

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