Trauma e disturbo di panico

disturbo di panico

Di recente interesse è lo studio che il trauma infantile riveste nella comparsa dei Disturbi d'Ansia e in particolare in quello di Panico.


Il disturbo di panico è un disturbo d'ansia caratterizzato da inaspettati e frequenti attacchi di panico. Un attacco di panico è considerato un periodo d'intensa paura, senza alcun pericolo reale, che raggiunge il suo picco in pochi minuti e dura per un periodo di tempo limitato (meno di 20 minuti) e caratterizzato dalla comparsa di alcuni sintomi fisici (es. respiro affannoso, accelerazione del battito cardiaco, vertigini, sudorazione, tremori, ecc.) e interpretazioni catastrofiche di tali manifestazioni somatiche (come ad esempio paura di morire, di impazzire, o di perdere il controllo). Il ripetersi degli attacchi di panico, la cui frequenza è estremamente variabile tra gli individui, si accompagna solitamente ad ansia anticipatoria e a condotte di evitamento, che nel corso del tempo possono interferire con il funzionamento quotidiano del soggetto.
L'insorgenza del disturbo di panico si manifesta solitamente tra l'adolescenza e la prima età adulta e la prevalenza è stimata intorno al 2%. Tuttavia l'età di comparsa del disturbo negli ultimi anni si è notevolmente ridotta.  
Un'elevata percentuale di pazienti affetti da disturbo di panico riporta una storia di traumi infantili e riferisce di aver sviluppato il primo attacco di panico dopo l'evento traumatico.

A tale proposito è stato recentemente condotto uno studio da Asselman e colleghi (2018) che si è proposto di esaminare gli effetti dei traumi infantili e delle condizioni recenti di vita stressanti utili a predire la patologia di panico. I risultati hanno mostrato che i traumi della prima infanzia e le esperienze di separazione e perdita sono associati a un maggior rischio di sviluppare disturbo panico. La presenza di una storia traumatica si è mostrata associata a un più precoce sviluppo del disturbo e un evento traumatico in infanzia, rispetto a quello vissuto in età adulta, è risultato maggiormente associato alla persistenza della sintomatologia.
Questi risultati sono coerenti con gli studi precedenti secondo cui i traumi infantili aumentano la suscettibilità allo stress e quindi la vulnerabilità alla psicopatologia (McLaughlin et al., 2010; Meyers et al., 2015; Rudolph and Flynn, 2007; Ruttle et al., 2014).  

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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - U.O. Neuropsichiatria Infantile

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