“Thirteen Reasons Why”

Umore 2018

Il suicidio è un grave problema di salute mentale; oltre 800.000 persone muoiono di suicidio ogni anno, il 78% dei quali nei paesi a basso e medio reddito.  Nel 2015, il suicidio è risultato essere la seconda causa di morte tra i giovani di tutto il mondo di età compresa tra i 15 e i 29 anni (World Health Organization, 2018). In molti paesi, i legislatori hanno definito illegale, per i giornalisti, riportare la causa di morte per suicidio, basandosi principalmente sull'idea che il comportamento suicidario potrebbe diffondersi dopo la divulgazione dei media. Il World Health Organization, recentemente, ha pubblicato le linee guida su come i mass media possono parlare correttamente di suicidio e che cosa andrebbe evitato quando ne parlano (World Health Organization, 2017). Comunque non ci sono dirette evidenze che sostengono o respingono l'ipotesi che la suicidarietà possa essere influenzata dai media.

Un recente articolo ha indagato l'influenza delle rappresentazioni del suicidio da parte dei mass media sull'umore e sul comportamento degli adolescenti. In particolare, è stata presa in considerazione una recente e popolare serie televisiva statunitense dal titolo "Thirteen Reasons Why". Questa serie, rivolta ad un pubblico composto principalmente da adolescenti, ha sollevato molte preoccupazioni per l'approccio esplicito al tema del suicidio.

Lo studio ha incluso 7004 adolescenti di età compresa tra 12 e 18 anni, che hanno compilato un questionario online messo a disposizione per tutto il mese di maggio 2017 (54-71 giorni dopo l'uscita della serie tv). Il questionario raccoglieva dati sulle caratteristiche demografiche, sull'umore (tristezza e mancanza di motivazione) la prevalenza dell'autolesionismo, dell'ideazione suicidaria, o dei tentativi di suicidio nel mese precedente la visione della serie tv e dopo la visione.

I cambiamenti nell'umore erano considerati il risultato principale. Complessivamente, il 23,7% del campione riportava un peggioramento dell'umore dopo aver visto la serie tv. Questa percentuale era più alta tra gli individui che, prima di guardare la serie, sperimentavano sentimenti di tristezza e mancanza di motivazione più frequenti ed intensi o riportavano ideazione suicidaria/autolesionismo/tentativi di suicidio.

Inoltre era già stato dimostrato un incremento delle ricerche correlate al suicidio su internet subito dopo l'uscita della serie.

Questi risultati, nonostante debbano essere interpretati con cautela in quanto è stato utilizzato uno strumento online non validato per la valutazione dell'umore e del comportamento suicidario, sottolineano l'impatto che i mass media possono avere su individui vulnerabili. In un periodo, come il nostro, di facile accesso ai contenuti digitali, è perciò di fondamentale importanza riflettere e discutere sul modo in cui i problemi di salute mentale sono rappresentati nella finzione.


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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - U.O. Neuropsichiatria Infantile

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