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Nuove prospettive di trattamento nei disturbi alimentari
I disturbi alimentari (DA) sono disturbi
caratterizzati da comportamenti alimentari patologici e
disturbi dell'immagine corporea. Secondo la nuova versione
del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5),
i DA sono descritti come uno spettro di sovra-alimentazione e di
malnutrizione, associato a un peso alterato e a un compenso
alimentare alterato che determina significativi effetti biologici,
psicologici e sociali.
Ad oggi i trattamenti disponibili per i DA sono solo
moderatamente efficaci, pertanto, recentemente, sono stati
suggeriti strumenti alternativi di
neuromodulazione per ridurre la sintomatologia DA e i
comportamenti correlati. Tra questi si riporta la
Stimolazione Transcranica a Corrente Diretta
(tDCS), una tecnica di stimolazione cerebrale non
invasiva, che permette di modulare l'attività cerebrale e
di indurre così una modificazione del
comportamento.
All'interno dell'Unità Operativa di Neuropsichiatria
dell'Infanzia e dell'Adolescenza dell'Ospedale Pediatrico Bambino
Gesù, è stato avviato un programma di ricerca
medico-scientifica dal titolo "Nuove prospettive di trattamento nei
disturbi alimentari: l'efficacia del trattamento con stimolazione
cerebrale non invasiva". In questo progetto si suppone che
la neuromodulazione non invasiva da tDCS possa essere efficace nel
migliorare il risultato del trattamento tradizionale nelle
popolazioni dello sviluppo con DA. In particolare, nell'ambito
dello spettro dei disturbi associati al peso alterato e
all'alimentazione alterata, ci si concentrerà su malattie
caratterizzate da sottopeso e sovrappeso, adolescenti con AN e
adolescenti con sovrappeso/obesità e alterato comportamento
alimentare (food craving).
Dai primi dati raccolti su una popolazione giovane con AN
è stato possibile dimostrare l'efficacia del trattamento
sperimentale già dopo 6 settimane di trattamento tDCS. Il
progetto al momento è in corso e sta reclutando giovani con obesità
e Binge Eating Disorder per verificare l'efficacia del trattamento
in condizione di sovra-alimentazione ed istituirne un protocollo di
trattamento specifico.
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