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- Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’Autismo: ne ha parlato il Prof. Vicari, ospite del programma Tutta Salute
Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’Autismo
Il prof. Vicari inizia sottolineando come il Disturbo dello Spettro Autistico sia una condizione molto variegata, per cui non esiste un autismo tipico, ma ne esistono molte forme. Si potrebbe dire che esiste un continuum che vede forme più lievi, che richiedono un basso livello di assistenza, a forme più gravi, che richiedono un altissimo livello di assistenza.
L'autismo è una delle disabilità più frequenti in assoluto. Negli ultimi anni si è registrato un aumento delle diagnosi: siamo all'1% della popolazione generale. Probabilmente questo aumento di diagnosi di Autismo può essere spiegato dal fatto che ad oggi i clinici sono più esperti nel riconoscere tempestivamente il disturbo e che tra la popolazione c'è maggiore consapevolezza rispetto al tema.
Purtroppo ancora le cause dell'autismo non sono del tutto chiare e la ricerca sta facendo molti progressi su questo. E' anche vero che l'autismo, come gran parte delle malattie del neuro sviluppo, è un disturbo multifattoriale, in cui entrano in gioco molte condizioni, tra le quali la più importante in assoluto è quella genetica. Infatti la probabilità che il secondo figlio di quella stessa coppia sia autistico sale al 18%, Nei maschi questa stessa probabilità sale ancora al 26%: quindi la genetica è sicuramente un fattore fondamentale, a cui si aggiungono gli altri fattori ambientali. Tra questi i più noti sono l'esposizione ad agenti inquinanti durante la gravidanza, l'assunzione di alcool durante la gravidanza, cause perinatali, cioè al momento del parto, come una nascita prematura che porta ad un basso peso del bambino. Anche l'età paterna al momento del concepimento è un fattore da tenere in considerazione. Ad esempio i padri che hanno più di 50 anni hanno un rischio maggiore.
I sintomi dell'Autismo riguardano due categorie principali: da una parte è presente un'elevata difficoltà socio-comunicativa, cioè entrare in relazione con l'altro, isolarsi, non utilizzare il linguaggio per comunicare, non interessarsi all'altro in maniera empatica; dall'altra parte sono presenti interessi ristretti e attività ripetitive, come le stereotipie motorie oppure quelle vocali, ad esempio ripetere le ultime parole che sentono nel contesto in cui vivono. Inoltre, possono anche essere particolarmente rigidi nell'organizzazione delle proprie attività di routine.
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