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Depressione e ansia nei bambini con malattie croniche
Le malattie croniche hanno tre importanti
caratteristiche: sono prolungate nella loro
durata, non si risolvono spontaneamente e
raramente si risolvono completamente.
Esempi di malattie croniche sono: l'asma, il diabete mellito e le
condizioni dolorose come emicrania, dolore addominale, dolori
muscoloscheletrici, causati da malattie come l'artrite reumatoide o
la sindrome fibromialgica. Tali malattie
interessano il 10-30% dei bambini.
Nel corso dell'ultimo secolo, la
frequenza delle malattie croniche nell'infanzia è
aumentata, mentre la mortalità dovuta a condizioni
acute è diminuita. Questo dato è giustificato dai progressi della
medicina nella cura delle condizioni acute, nonché dai cambiamenti
nei fattori di rischio ambientali per le malattie croniche (stili
di vita più sedentari e cattive abitudini alimentari).
A livello mondiale, il numero di bambini con malattie croniche è
destinato ad aumentare nel tempo. Questo dato è
preoccupante visto anche il maggior rischio, nei bambini e
gli adolescenti, di presentare disturbi psichiatrici
associati, come ansia
e depressione.
Sulla rivista "Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry", Cobham e collegli hanno pubblicato una recente reviw in cui sono stati revisionati articoli pubblicati tra il 1990 ed il 2018 che hanno indagato l'associazione tra malattie croniche ed ansia nei bambini e negli adolescenti.
Il disturbo d'ansia, è caratterizzato dalla presenza di paura e/o preoccupazioni eccessive che si manifestano con: nervosismo, facile irritabilità, irrequietezza, tensione muscolare, alterazioni del sonno, difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria, lamentele somatiche (es. mal di pancia, mal di testa).
Gli autori concludono che la prevalenza dei disturbi d'ansia è maggiore nei giovani con malattie croniche rispetto alla popolazione generale. L'ansia sembrerebbe anche associata ad una peggiore prognosi della condizione medica, ma rispetto a ciò non è possibile trarre conclusioni definitive in quanto sono necessari studi longitudinali basati su misurazioni oggettive degli esiti correlati alla malattia e valutazioni della sintomatologia ansiosa riferita dai bambini e/o adolescenti e dai loro genitori.
Indipendentemente dall'impatto sugli esiti della condizione medica, è raccomandato un attento screening e l'inizio di un trattamento tempestivo rispetto al disturbio d'ansia.
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