L’irritabilità nei bambini e negli adolescenti

irritabilitàL'irritabilità  può essere definita come una maggiore propensione nello sperimentare la rabbia in risposta alla frustrazione, rispetto ai coetanei allo stesso livello di sviluppo ed è frequentemente associata ad una maggiore aggressività verbale e/o fisica.

L'irritabilità di bambini ed adolescenti è un motivo molto comune di invio ai servizi di salute mentale, in quanto essa interferisce con gli aspetti fondamentali del funzionamento adattivo umano, tra cui l'affiliazione sociale, la regolazione emozionale e la regolazione comportamentale.

Essendo la rabbia una reazione fisiologica, non è sempre semplice decidere la soglia sopra la quale può essere considerata patologica. E' possibile però considerare fattori empirici e definire così i livelli di irritabilità in base all'entità della compromissione del funzionamento dei bambini e/o degli adolescenti nei diversi contesti di vita (scolastico, sociale, familiare) e/o l'eventuale presenza di disturbi psicopatologici associati.

L'irritabilità infatti è una caratteristica comune a molti disturbi psichiatrici, sia internalizzanti che esternalizzanti. Nello specifico l'umore irritabile è sintomo del disturbo depressivo maggiore, del disturbo bipolare pediatrico, del disturbo d'ansia generalizzata e dei disturbi del comportamento quali il disturbo oppositivo-provocatorio e il disturbo della condotta.

Uno studio cross-sectional di Leibenluft e colleghi (2018), condotto su un campione di 183 bambini di età compresa tra 9 e 13 anni e pubblicato sulla rivista Clinical Child and Adolescent Psychology, ha esaminato l'associazione tra irritabilità e disturbi psicopatologici ed indagato come tali associazioni differiscono in base al sesso dei partecipanti.

I risultati hanno mostrato che l'irritabilità è significativamente associata sia con i disturbi internalizzanti che esternalizzanti come già dimostrato in precedenti studi. Rispetto al sesso, nelle ragazze l'irritabilità è associata allo stesso modo con entrambe i disturbi, a differenza dei ragazzi, per i quali l'irritabilità è più fortemente associata con sintomi esternalizzanti piuttosto che internalizzanti.

Anche longitudinalmente, ad un follow-up di due anni effettuato sullo stesso campione, l'irritabilità risulta essere un forte predittore per l'insorgenza di problemi esternalizzanti nei ragazzi, mentre sembra essere ugualmente predittivo di disturbi esternalizzanti ed internalizzanti nelle ragazze.

 

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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - U.O. Neuropsichiatria Infantile

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