Disturbo Psicotico in adolescenza: fattori di rischio

UHRUn recente studio di Patel et al. (2021) pone attenzione ai possibili fattori di rischio biologici e psicosociali che potrebbero influire sul rischio di sviluppare un Disturbo psicotico in adolescenza, come alterazioni nei processi di mielinizzazione a livello cerebrale o l'utilizzo di cannabis in età precoce. Inoltre, uno studio di Driver et al. (2020) sottolinea come i pazienti con esordio psicotico precoce presentino spesso sul pregresso difficoltà di sviluppo (nell'area sociale, motoria o linguistica), ma anche la presenza antecedente all'esordio psicotico di disturbi dell'apprendimento associati a disturbi d'ansia o disturbi dell'umore. Seguendo questo filone di ricerca, la nostra UOC di Neuropsichiatrica dell'Infanzia e dell'Adolescenza ha proposto uno studio con l'obiettivo di esaminare le caratteristiche dei pazienti con esordio psicotico che presentavano un disturbo del Neurosviluppo o difficoltà del Neurosviluppo. In particolare, lo studio si proponeva di individuare dei pattern clinici, in termini di età di esordio, caratteristiche della sintomatologia psicotica e compromissione del funzionamento quotidiano, che possono caratterizzare l'esordio psicotico in pazienti con un profilo di neurosviluppo.

I risultati evidenziano che i pazienti con disturbo del Neurosviluppo o difficoltà del Neurosviluppo presentano all'esordio della sintomatologia psicotica una maggior gravità dei sintomi positivi (allucinazioni e deliri) e dei sintomi di disorganizzazione comportamentale. In particolare, il profilo clinico di pazienti con disturbo o difficoltà del neurosviluppo è caratterizzato da idee di grandiosità, dispercezioni, e allucinazioni e comunicazione disorganizzata (sintomi positivi) e comportamento o aspetto strano e ideazione bizzarra (sintomi di disorganizzazione), associata ad un maggiore impairment funzionale in termini di funzionamento globale, sociale e di ruolo.

Invece, i pazienti che non hanno una diagnosi di Disturbo del Neurosviluppo o difficoltà del neurosviluppo presentano una maggiore gravità nella sintomatologia negativa, attraverso una maggior presenza di anedonia sociale, perdita della volontà, difficoltà nell'espressione delle emozioni, difficoltà nella percezione delle emozioni e del sé, scarsa ricchezza ideativa.

Concludendo, questa differenziazione del profilo clinico risulta di fondamentale importanza per un riconoscimento precoce della sintomatologia psicotica in pazienti con disturbo o difficoltà del neurosviluppo, ma soprattutto consente la progettazione di un intervento terapeutico specifico per questa categoria di pazienti.

 

Per un approfondimento:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32896384/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31708054/


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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - U.O. Neuropsichiatria Infantile

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