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Le abilità di lettura in Sindrome di Down
La Sindrome di Down (SD) è una patologia genetica causata dalla presenza di una copia aggiuntiva del cromosoma 21. La SD è la più frequente causa genetica di disabilità intellettiva e spesso è associata ad una serie di complicanze mediche quali, ad esempio, cardiopatia, celiachia, apnee notturne e malattia di Alzheimer.
Le abilità di lettura non solo ampliano le opportunità di apprendimento, ma consentono anche una maggiore partecipazione ad attività accademiche, sociali e lavorative. I bambini con SD spesso possono sperimentare difficoltà nell'apprendimento della lettura. Tuttavia, negli ultimi decenni si è assistito a un miglioramento nei risultati accademici in questa popolazione (Snowling et al., 2008). Tali miglioramenti potrebbero essere il frutto di obiettivi educativi superiori fissati per i bambini con SD e di una maggiore inclusione nell'istruzione ordinaria, dove l'alfabetizzazione assume un ruolo-chiave (Næss, 2012). Nonostante la maggiore attenzione dedicata alle abilità accademiche in bambini e adolescenti con sindrome di Down, l'effettiva proporzione di coloro che sviluppano con successo abilità di lettura nei primi anni di scuola non è ancora nota, così come poco ancora si sa circa le abilità cognitive che promuovono lo sviluppo precoce delle abilità di lettura in questa popolazione.
Næss e collaboratori (2021) hanno condotto una ricerca longitudinale su una coorte di 43 bambini con SD dall'inizio della prima elementare alla terza elementare per studiarne lo sviluppo delle abilità di lettura. In particolare, gli autori si sono focalizzati sullo studio delle caratteristiche che distinguono coloro che hanno sviluppato abilità di lettura precoci da coloro che non lo hanno fatto. Per far questo, hanno raccolto annualmente dati relativi alle seguenti variabili: abilità di decodifica, consapevolezza fonologica, abilità cognitive non verbali, vocabolario, memoria verbale a breve termine, conoscenza dei fonemi, abilità di denominazione. I ricercatori hanno rilevato che il 18,6% dei bambini incusi nello studio avevano sviluppato abilità di decodifica entro la terza elementare. I bambini che avevano sviluppato abilità precoci di decodifica mostravano un vocabolario significativamente più ampio e una migliore conoscenza delle lettere prima dell'emergere delle abilità di lettura.
I risultati dello studio norvegese indicano che training specifici focalizzati sul vocabolario e sul riconoscimento di lettere e parole potrebbe essere particolarmente efficace nella promozione dello sviluppo di abilità di lettura in bambini con SD.
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https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8143097/
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