L’influenza della Mindfulness sullo stress di ragazzi con ADHD e DSA

DSAGli studi ci stanno mostrando sempre maggiori evidenze sull'efficacia della Mindfulness (MBSR-meditazione orientata alla consapevolezza) nell'ambito di vari disturbi dello sviluppo e della loro evoluzione in età adulta. Ad esempio, recentemente lo studio di Santonastaso e colleghi (2020) ha individuato effetti positivi della MBSR su alcuni sintomi e su misure neuropsicologiche del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD). Precedentemente Kiep et al (2015) aveva rilevato i benefici della MBSR sui sintomi come depressione, ansia, ruminazione e problemi del sonno in pazienti adulti con disturbo dello spettro autistico.

Recentemente il gruppo di Gabriely e colleghi (2020) ha pubblicato uno studio in cui ha messo a confronto la MBSR e l'uso di un dispositivo per respirare lentamente (DGB) su un gruppo di studenti con una diagnosi di disturbo specifico di apprendimento (DSA) e di ADHD. I partecipanti sono stati assegnati ai due gruppi in maniera bilanciata e le loro performance sono state confrontate con quelle di un gruppo di controllo caratterizzato da pazienti con le stesse diagnosi ma in lista d'attesa.

L'intervento di MBSR consisteva in incontri su specifiche tecniche di meditazione che poi i pazienti venivano invitati ad applicare nella vita quotidiana. Il secondo gruppo, invece, aveva ricevuto un dispositivo (RESPeRATE) da utilizzare quotidianamente a casa attraverso il quale si passava da una respirazione normale a una più lenta (10 respiri al minuto). Prima e dopo il "trattamento" i partecipanti compilavano dei questionari relativi alla consapevolezza del "qui ed ora", ai sintomi di disattenzione e iperattività e di risposta allo stress. Inoltre, venivano misurate alcune variabili fisiologiche relative alla respirazione, al battito cardiaco e alle risposte galvaniche della pelle.  

Dai risultati è emerso che il gruppo MBSR è migliorato nella consapevolezza del "qui ed ora" e nei sintomi di disattenzione e iperattività. I gruppi che hanno partecipato a MOM e DGB hanno manifestato migliore riduzione dello stress e una differenza nella risposta galvanica della pelle (come la sudorazione) rispetto a prima del trattamento.

Gli autori suggeriscono che sebbene i dati siano preliminari, suggeriscono la possibilità di utilizzare entrambe le tecniche per ridurre lo stress e l'ansia di ragazzi ad esempio in prossimità di un esame.

 

Per un approfondimento:

Gabriely et al. (2020)

Santonastaso et al. (2020)


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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - U.O. Neuropsichiatria Infantile

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