PTSD, Covid-19 e adolescenti: Trauma generazionale?

Le esperienze umane possono essere attraversate da eventi tragici e stressanti: il Covid-19  ne è un esempio. Diversi studi condotti sulla popolazione generale hanno segnalato un aumento significativo di sintomi legati allo stress, in risposta all'attuale emergenza sanitaria, ritenuta tra le principali cause di sviluppo del disturbo post traumatico da stress (PTSD), come forma di disagio mentale che si sviluppa in seguito di esperienze vissute dall'individuo come minacciose per la propria vita (Brooks et al., 2020; Dutheil et al., 2020; Favieri et al., 2020; Liu et al., 2020). Se questo vale per una più ampia e generale casistica, ci siamo domandati che tipo di incidenza possa aver avuto tra gli adolescenti, categoria che mantiene di per sé una vulnerabilità intrinseca.

In un recente studio di Mensi e colleghi (2020) è stato indagato il tasso di prevalenza e i correlati sociodemografici del PTSD e del disturbo da stress acuto (ASD) in associazione all'epidemia da Covid-19 in un campione di 1262 adolescenti italiani di età compresa tra i 12 e i 18 anni, di cui 118 con problematiche psichiatriche.
Per rilevare la presenza di sintomi del PTSD o del disturbo da stress acuto (ASD), è stata richiesta ai ragazzi la compilazione di un questionario online, progettato attraverso alcuni strumenti diagnostici validati.
E' emerso che la maggior parte dei ragazzi non presentavano tutti i criteri diagnostici del DSM-V da poter essere inquadrati all'interno didisturbo da stress acuto o disturbo post-traumatico. Tuttavia, erano presenti nel79.52% dei ragazzi alcuni sintomi del ASD o 50% di sintomi PTSD associati al Covid-19. Inoltre,il gruppo di adolescenti che già presentavano una fragilità psicologica/psichiatrica hanno sperimentato un maggior condizione di stress.

Gli autori suggeriscono, pertanto, l'importanza di una guida per lo sviluppo di strategie di supporto psicologico in Italia e in altri paesi colpiti dalla pandemia.

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