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Funzioni Esecutive ed Autismo
Numerosi studi sono concordi nell'affermare che nel Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) si ritrovano specifiche difficoltà nel funzionamento esecutivo (FE). Anche l'ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (edizione quinta) (DSM-5; American Psychiatric Association (APA 2013) se ne fa riferimento esplicito. Tuttavia è anche vero che le caratteristiche della sintomatologia autistica e del FE nell' ASD sono stati perlopiù studiati separatamente e le ricerche sulla loro relazione in ottica di "developmental" sono assai limitate. Le Funzione esecutive vengono definite come l'insieme di abilità cognitive che regolano i comportamenti "goal-directed" facendo in modo che gli individui agiscano in maniera non più dipendente dal contesto, ma orientata a scopi futuri. Si sviluppano nei primi due anni di vita e subiscono cambiamenti critici durante il periodo prescolare (Marcovitch et al., 2014), seguendo traiettorie di sviluppo differenti (Best e Miller, 2010).
La maturazione funzionamento esecutivo (FE) durante le prime fasi dello sviluppo è associata al successo accademico, al benessere mentale e alla salute fisica nei bambini a sviluppo tipico e negli adulti. Le tre sottocomponenti principali di EF includono: (a) inibizione (auto/controllo delle interferenze) (b) il set-shifting (flessibilità tra stati mentali e argomenti) e (c) la Memoria di lavoro (memorizzazione e processamento attivo di informazioni.
Una recente meta-analisi ha rilevato che è presente un deficit del FE globale nei bambini con ASD e che questo si mantiene tale durante tutto lo sviluppo della prima infanzia ed è associato ai sintomi clinici, al funzionamento accademico e adattivo dei bambini.
In questo lavoro sono state studiate le traiettorie di sviluppo di bambini con ASD dai 2-4 anni che sono stati rivalutati prospetticamente nel tempo. Si è visto che il FE nel periodo 7-10 anni mediava l'associazione tra sintomi precoci di autismo e outcome clinici, accademici e di funzionamento adattivo del bambino nel periodo successivo (tra i 10-11,8 anni).
I modelli hanno dunque indicato un significativo effetto indiretto del funzionamento esecutivo del periodo 7-10 anni tra i sintomi dell'autismo nella prima infanzia, i problemi comportamentali esternalizzanti da una parte e prestazioni accademiche e funzionamento adattivo dall'altra durante il periodo della prima adolescenza.
In conclusione, tra i bambini con una diagnosi di ASD, il FE nel periodo 7-10 anni può essere una via attraverso la quale i sintomi dell'autismo della prima infanzia influenzano in maniera positiva o negativa una varietà di fattori nella prima adolescenza.
Le potenziali implicazioni cliniche di questo studio riguardano l'importanza degli interventi abilitativi con focus sul FE nel periodo tra 7-10 anni e del risvolto che possono avere sulle performance accademiche, sul funzionamento nella vita quotidiana degli adolescenti con ASD.
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