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Disregolazione emotiva nei bambini e negli adolescenti con Disturbi Psichiatrici
Le emozioni sono esperienze soggettive complesse, accompagnate da modificazioni cognitive, comportamentali, espressive e fisiologiche, intense e di breve durata. Emergono in reazione a stimoli interni o esterni piacevoli o spiacevoli e svolgono una funzione adattiva. L'individuo sviluppa la capacità di regolare tali esperienze soggettive interne nel tempo, all'interno di un processo che inizia alla nascita (Gross, 2013) e grazie all'aiuto dei caregiver (Bretherton, 1992; Guyer AE et al.).
Viene definita regolazione emotiva (RE) la capacità dell'individuo di riconoscere, valutare, modificare e gestire le emozioni in modo personale e socialmente accettabile, al fine di mantenere un controllo emotivo e raggiungere un equilibrio interno (Thompson RA, 1994; Esbjørn BH, 2011). Tale capacità è influenzata da fattori interni ed esterni quali il temperamento, le capacità cognitive, l'attaccamento e i relativi modelli operativi interni positivi, lo stile di accudimento, i modelli comportamentali e l'esperienza (Noroña AN et al., 2017).
Tuttavia, quando le strategie e i processi di RE sono compromessi (Ambrosini PJ, Bennett DS, Elia J, 2013) si incorre in aspetti di disregolazione emotiva. Nello specifico, per disregolazione emotiva si intende un insieme limitato di strategie per comprendere, accettare e affrontare i propri stati emotivi, incorrendo in tal modo in comportamenti che sono specchio di una scarsa gestione delle emozioni quali rabbia, irritabilità, instabilità del tono dell'umore etc (Tonacci A, 2019).
Negli ultimi decenni il costrutto di disregolazione emotiva ha ricevuto notevole attenzione soprattutto nel campo dei Disturbi dell'umore. Includiamo in tale macroarea disturbi unipolari, bipolari, schizoaffettivi, distimici, ciclotimici e dell'adattamento. In termini di depressione unipolare alcuni studi indicano che le difficoltà di regolazione emotiva precedono l'insorgenza dei sintomi depressivi (Folk JB et al., 2014; Feng X, 2009). Bambini e adolescenti con una sintomatologia depressiva presentano una maggiore probabilità di far ricorso a modalità ruminative piuttosto che all'utilizzo di strategie di regolazione emotiva attive, quali la distrazione o la rivalutazione cognitiva (Stegge H, 2007). Difficoltà nella regolazione emotiva risultano inoltre essere il nucleo centrale di molteplici disturbi, tra cui il Disturbo ciclotimico in cui emerge un'intensa instabilità e reattività emotiva (Perugi G, 2017). Akiskal e colleghi hanno descritto i sintomi emotivi prototipici della ciclotimia negli adolescenti come un'emotività intensa, caratterizzata da oscillazioni timiche.
Difficoltà di regolazione emotiva emergono in particolar modo durante l'adolescenza, fase di vita caratterizzata da maggiore reattività e labilità emotiva. In tale periodo i giovani presentano un rischio maggiore di impegnarsi in strategie di regolazione emotiva disfunzionali ed estreme, come l'autolesionismo non suicidario (NSSI) (Glenn CR, Klonsky ED, 2013). Tali agiti autolesivi verrebbero messi in atto con scopi diversi, ad esempio come modo per fuggire da stati emotivi negativi, rabbia, depressione, vissuti di solitudine, frustrazione e pensieri di morte. (Nock MK, 2009).
E' stato inoltre individuata una forte associazione tra ideazione suicidaria e disregolazione emotiva, ponendo quest'ultima come fattore chiave del mantenimento di tale vissuto (Crowell SE, 2005). La probabilità di tentativi di suicidio è più elevata se quindi presenti aspetti di disregolazione emotiva. (Anestis MD et al, 2014).
Vista la complessità della ED, sono importanti interventi di prevenzione nello specifico finalizzati ad intercettare i rischi e ad identificare ed applicare strategie adeguate a prevenire danni. La prevenzione è volta in questi casi allo sviluppo e al consolidamento di vere e proprie skills che permettono alla persona di modulare le proprie emozioni senza esserne sopraffatti, maturando un comportamento meno impulsivo e più regolato in base al contesto sociale.
I trattamenti terapeutici che sono consigliati per la gestione della disregolazione emotiva includono interventi di terapia cognitivo-comportamentale. Sono inoltre indicati interventi di sostegno alla genitorialità che siano funzionali per intervenire sui fattori ambientali e sui genitori, permettendo a quest'ultimi di attuare uno stile genitoriale comunicativo che aiuti a sviluppare chiarezza, comprensione empatica ed equità permettendo al ragazzo di vivere in modo più regolato i propri affetti.
Infine, dove è necessario è importante intervenire con terapie farmacologiche che comprendono farmaci antipsicotici, antidepressivi, stabilizzatori dell'umore e ansiolitici.
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