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- L’adolescente: uso eccessivo della tecnologia e rischi (M. Pontillo e Stefano Vicari)
L’adolescente: uso eccessivo della tecnologia e rischi
La fase di trasformazione e di passaggio che inizia con la pubertà e si conclude con l'ingresso nel mondo adulto è l'adolescenza. Questa è la fase di vita in cui i ragazzi vanno incontro a cambiamenti del corpo e della mente, acquisiscono nuovi ruoli all'interno del contesto sociale e si trovano a strutturare una propria identità. I ragazzi sperimentano il "bisogno" di mettere alla prova le proprie capacità, di esibire il livello di autonomia raggiunto e di ottenere gratificazioni immediate dall'ambiente circostante. Tale "bisogno" viene definito sensation seekinged è considerato tra i fattori temperamentali individuali predisponenti all'uso eccessivo della tecnologia.
Da un recente studio elaborato per Save The Children emerge che il 5% dei giovani tra i 14 e i 21 anni è moderatamente dipendente da internet e dalle tecnologie e lo 0,8% è seriamente dipendente. La ricerca sottolinea come il fenomeno possa includere la dipendenza dai social network, il gioco online, lo shopping o i siti pornografici e quindi i dispositivi tecnologici.
I dispositivi elettronici come il computer, il tablet, lo smarthphone, i videogame sono molto stimolanti per i ragazzi, arrivando, in alcuni casi a rappresentare gli unici interessi delle loro vite. Esistono tre caratteristiche principali dei dispositivi elettronici che sembrano risultare particolarmente attraenti per i nostri adolescenti:
-accessibilità, intesa come facilità e velocità nella soddisfazione dei bisogni virtuali;
-controllo, inteso sulla vita degli altri, ma anche sulle proprie emozioni e sui propri comportamenti che non devono quindi essere esibiti in modalità immediata come accade nelle relazioni in presenza; -eccitazione, ovvero quella che viene loro indotta dagli effetti della molteplicità di suoni e immagini cui vengono esposti durante la navigazione. La tecnologia viene vissuta come modalità di "connessione" con il mondo in tutti quei ragazzi che presentano ritiro sociale e quindi difficoltà nel confronto in presenza con gli altri, a scuola, a sport o in altri contesti.
I comportamenti dei ragazzi che utilizzano eccessivamente la tecnologia possono essere riassunti in:
- tendenza a dare priorità all'uso della tecnologia e di Internet rispetto a tutte le altre attività tanto da evitare anche le relazioni sociali per poter trascorrere più tempo online;
- incapacità di mantenere orari e impegni presi; perdita di piacere o noia verso attività che non prevedano l'uso della tecnologia;
- portare ovunque almeno uno strumento tecnologico (es. lo smartphone) e gli accessori per la ricarica delle batterie; vere e proprie reazioni aggressive quando ci si trova in contesti in cui non è possibile usare i dispositivi elettronici e, quindi, essere connessi.
Con "sindrome da disconnessione" ci si riferisce alle emozioni negative di rabbia, tristezza e frustrazioni che questi ragazzi provano quando per loro non è possibile ricorrere all'uso di internet e della tecnologia. Essi sono inoltre più vulnerabili a situazioni definite "a rischio" come utilizzare internet e social network per entrare in contatto con sconosciuti, anche con scambio di immagini personali di natura sessuale, o intraprendere sfide anche mortali.
Quali sono i modi per aiutare i ragazzi ad un uso consapevole della tecnologia? Innanzitutto, suggeriamo ai genitori, fin dai primi contatti con l'uso dei dispositivi elettronici, un sistema di regole e routine che educhi i ragazzi al loro uso. Vanno illustrati in maniera chiara i motivi per cui l'uso eccessivo della tecnologia non sia utile, per esempio fornendo informazioni su come questo possa danneggiare il sonno, l'attenzione e la capacità di concentrazione. Bisogna definire il tempo che può essere trascorso usando i dispositivi elettronici, programmando attività nel tempo libero in cui non sia previsto l'uso di media digitali. E' importante che i genitori partecipino attivamente alla vita dei ragazzi, condividendo attività e mostrandosi interessati alle loro emozioni ed esperienze. Infine, i comportamenti positivi dei ragazzi (per esempio, diminuire il tempo passato davanti agli schermi a favore di un'attività di socializzazione) vanno rinforzati concedendo ad esempio del tempo in più per uscire con i propri coetanei.
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