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VIDEOGAMES E ADHD
I videogiochi sono un'attività ricreativa molto diffusa tra i giovani. Un'indagine recente ha stimato che il 21% dei videogiocatori negli Stati Uniti ha meno di 18 anni e il 70% delle famiglie americane ha un figlio che fa uso di videogiochi (Entertainment Software Association, 2019). Le restrizioni della pandemia da COVID-19 hanno lasciato i bambini e gli adolescenti confinati a casa con meno opzioni di attività, portando ad un aumento dell'uso di videogiochi. Infatti, è stato riportato che durante la pandemia, i videogiochi online e le relative attività sui social media sono aumentati in tutto il mondo (Gerblick, 2021; King et al., 2020). Studi recenti hanno collegato il tempo trascorso sullo schermo a esiti preoccupanti nei bambini e negli adolescenti, come aumento di ansia, depressione e problemi emotivi che potrebbero evidenziare la necessità di cautela nel consumo di videogiochi.
L'uso dei media e videogiochi inoltre è stato correlato con i sintomi dell' disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini e negli adolescenti (Beyens et al., 2018; Nikkelen et al., 2014; Ra et al., 2018; Tamana et al., 2019; Thoma et al., 2020).
L'ADHD è un comune disturbo del neurosviluppo caratterizzato da sintomi gravi di impulsività, iperattività e disattenzione (American Psychiatric Association, 2013) che compromettono il funzionamento sociale, familiare e scolastico/lavorativo.
Date le crescenti evidenze che collegano i videogiochi e i sintomi dell'ADHD, è importante stabilire se il coinvolgimento nei videogiochi agisca come fattore di rischio ambientale che predice i sintomi dell'ADHD.
Uno studio recente (Tiraboschi e colleagues 2022) pubblicato da Journal of Attention Disorder ha esaminato il tempo impiegato nell'uso di videogiochi e lo sviluppo dei sintomi dell'ADHD in un campione di 1467 adolescenti tra i 12 e i 13 anni. Lo studio, inoltre, si proponeva di indagare se i pazienti con sintomi ADHD facevano un uso maggiore di videogiochi.
I risultati hanno rivelato una significativa associazione tra l'uso di videogiochi da parte degli adolescenti all'età di 12 anni e i sintomi dell'ADHD all'età di 13 anni fornendo una prova che l'uso di videogiochi può rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi dell'attenzione e iperattività. Inoltre, i loro risultati non supportano l'ipotesi che i sintomi dell'ADHD causano un maggior consumo di videogiochi perché l'effetto incrociato tra i sintomi dell'ADHD a 12 anni e il consumo di videogiochi a 13 anni non era significativo.
In generale questi dati suggeriscono che l'uso dei videogiochi in età adolescenziale va monitorato attentamente.
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