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Le avversità infantili e il disturbo bipolare: un focus neuroimaging
Le avversità infantili, conosciute comechildhood adversities(CAs), si riferiscono a eventi stressanti e dannosi vissuti durante l'infanzia, che possono compromettere il benessere e lo sviluppo del bambino.
Le CAs includono esperienze eterogenee, come la trascuratezza, il maltrattamento, l'abuso fisico e psicologico, il bullismo e la perdita dei genitori, e rappresentano un importante fattore di rischio per l'insorgenza di severe psicopatologie, come la schizofrenia e il disturbo bipolare (DB). Infatti, secondo un recente studio, più del 40% delle psicopatologie infantili e più del 25% dei disturbi psichiatrici in età adulta sono significativamente associati all'aver esperito durante l'infanzia eventi di vita avversi (Green et al., 2010). In particolare, alcuni studi evidenziano che la gravità e le manifestazioni cliniche, come l'età di insorgenza, la risposta ai trattamenti e il rischio di suicidio, del DB, sono correlate al numero e alla severità delle CAs (Etain et al., 2013; Aas et al., 2016; Nemeroff, 2016 ). Tuttavia, sebbene siano ben documentati la diffusione e l'effetto psicologico delle CAs sulla salute mentale, ad oggi, ci sono pochi studi sui correlati neurobiologici delle CAs nel DB, in particolare sui meccanismi cerebrali precisi e sulle traiettorie evolutive che integrano sia fattori ambientali che genetici del DB.
Tuttavia, diversi studi di neuroimaging hanno esaminato le alterazioni cerebrali nelle persone con DB e storia di CAs, evidenziando alterazioni nel volume della materia grigia, integrità della materia bianca e connettività funzionale. In particolare, dai risultati delle ricerche emerge che le CAs sono associate a modificazioni del volume dell'ippocampo, del talamo, dell'amigdala e della corteccia frontale (Aas et al., 2013, 2014; Janiri et al., 2017, 2019). Alcuni studi hanno anche indicato alterazioni nel corpo calloso e nella connettività prefronto-limbica a riposo (Souza-Queiroz et al., 2016; Hsieh et al., 2021). Queste alterazioni cerebrali nei pazienti con DB potrebbero essere legate allo stress causato dalle CAs, considerando che l'ippocampo fa parte dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e che il talamo e l'amigdala rivestono un ruolo importante nel filtrare le informazioni sensoriali e nel regolare le risposte emotive.
Nonostante le scoperte, gli studi presentano risultati discordanti, probabilmente a causa della varietà nei metodi e nel disegno di ricerca. Alcuni modelli biopsicosociali hanno riscontrato una connettività prefronto-limbica ridotta nei pazienti con DB e CAs, mentre uno studio ha mostrato una maggiore attivazione in specifiche aree cerebrali durante un compito di riconoscimento. Nonostante le evidenze, la comprensione esatta dei meccanismi neurobiologici implicati, ad oggi, rimane parziale.
In conclusione, si evidenzia che le CAs sono associate a modificazioni cerebrali nei pazienti con DB, principalmente con riduzioni del volume di diverse aree cerebrali, come l'ippocampo, il talamo e la corteccia prefrontale. Tuttavia, i risultati degli studi sono limitati e non sempre concordanti e future ricerche di neuroimaging dovrebbero approfondire gli effetti specifici delle diverse tipologie di CAs nel disturbo bipolare e differenziare i sottotipi di DB per comprendere meglio il legame tra le CAs e il disturbo bipolare al fine di orientare i sistemi diagnostici e gli interventi.
Referenza: Zovetti N., Perlini C., Brambilla P., Bellani M. (2022). Childhood adversities and bipolar disorder: a neuroimaging focus. Epidemiology and Psychiatric Sciences 31, e12, 1-6.

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