- Abuso e maltrattamento
- Disturbi dello spettro autistico
- Disturbi del comportamento alimentare
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Disturbi specifici del linguaggio
- Disturbi specifici dell'apprendimento
- Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività
- Disturbo della condotta
- Disturbo oppositivo-provocatorio
- Disabilità intellettiva e sindromi genetiche
- Stati mentali a rischio e psicosi
- Altri disturbi - i disturbi da tic
- Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Disturbi del comportamento alimentare
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono caratterizzati dalla presenza di una grave alterazione del comportamento alimentare volta al controllo del peso.
Il nuovo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5; APA, 2013), nel tentativo di formulare una sintesi efficace delle condizioni cliniche più frequenti nelle diverse fasce d'età, ha recentemente ridefinito la classificazione di tali disturbi individuando sei differenti gruppi: Pica, Ruminazione, Disturbo Alimentare di Evitamento o Restrizione del cibo (Avoidant/Restrictive Food intake disorder), Anoressia Nervosa (AN), Bulimia Nervosa (BN) e Disturbo di Alimentazione Incontrollata (DAI).
A. Pica: Ingestione persistente, per un periodo di almeno un mese, di sostanze non nutritive e non commestibili inappropriata rispetto il livello di sviluppo dell'individuo
B. Ruminazione: Ripetuto rigurgito del cibo per un periodo di almeno un mese. Il cibo rigurgitato può essere rimasticato, nuovamente ingerito o sputato
C. Disturbo Alimentare di Evitamento o Restrizione del cibo (Avoidant/Restrictive Food intake disorder): Mancato rispetto di un appropriato fabbisogno nutritivo e/o energetico associato a uno o più dei seguenti criteri:
- Significativa perdita di peso (o mancato raggiungimento del peso e della crescita previsto nei bambini).
- Significativa carenza nutrizionale.
- Dipendenza da nutrizione enterale o supporti nutrizionali orali (integratori)
- Marcata interferenza con il funzionamento psicosociale.
D. Anoressia Nervosa (AN):
- Restrizione nell'apporto energetico rispetto al fabbisogno che porta a un peso corporeo significativamente basso rispetto a quello previsto per età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica.
- Intensa paura ad aumentare di peso o a diventare grassi, o persistente comportamento che interferisce con il recupero del peso, anche in caso di peso significativamente basso.
- Alterazione nel modo in cui viene percepito il proprio peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso e della forma del corpo nella valutazione di sé, o persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell'attuale basso peso corporeo.
E. Bulimia Nervosa (BN):
- Ricorrenti episodi di abbuffate con la frequenza di almeno una volta alla settimana per tre mesi.
- Ricorrenti comportamenti di compenso inappropriati allo scopo di prevenire l'aumento del peso, come il vomito autoindotto, l'uso inappropriato di lassativi, diuretici, clisteri o altri farmaci; il digiuno o l'eccessivo esercizio fisico.
- La stima di sé è eccessivamente influenzata dal peso e dalla forma del corpo.
F. Disturbo di Alimentazione Incontrollata (DAI): Ricorrenti episodi di abbuffate che si caratterizzano per tre o più dei seguenti criteri:
- Mangiare più rapidamente del normale
- Mangiare fino a che non ci si sente spiacevolmente pieni
- Mangiare una quantità di cibo notevolmente maggiore rispetto alla sensazione fisica di fame
- Mangiare da solo a causa di sentimenti di imbarazzo per come si sta mangiando
- Sentirsi disgustato da se stesso, depresso o in colpa dopo l'abbuffata
- E' presente marcato disagio riguardo gli episodi di abbuffata.
- Gli episodi di abbuffata si verificano mediamente almeno una volta a settimana nell'arco di tre mesi.