- Abuso e maltrattamento
- Disturbi dello spettro autistico
- Disturbi del comportamento alimentare
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Disturbi specifici del linguaggio
- Disturbi specifici dell'apprendimento
- Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività
- Disturbo della condotta
- Disturbo oppositivo-provocatorio
- Disabilità intellettiva e sindromi genetiche
- Stati mentali a rischio e psicosi
- Altri disturbi - i disturbi da tic
- Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Disturbo dello spettro autistico
Il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD Autism Spectrum Disorder) è un Disturbo del Neurosviluppo a insorgenza precoce; caratterizzato da una compromissione:
-nell'area delle capacità di comunicazione e di interazione sociale, come: incapacità o importanti difficoltà a sviluppare una reciprocità emotiva, sia con gli adulti sia con i coetanei, che si evidenzia attraverso comportamenti, atteggiamenti e modalità non adeguate all'età, al contesto o allo sviluppo mentale raggiunto; compromissioni qualitative della comunicazione verbale e non verbale;
-nell'area degli interessi ristretti, comportamenti ripetitivi, stereotipie e atipici interessi sensoriali.
Tutti questi aspetti possono presentarsi in comorbilità ad altri disturbi e la manifestazione può essere in forma lieve, moderata o grave.
Tali disturbi, sebbene facciano il loro esordio nei primi anni di vita, coinvolgono l'intero sviluppo mentale dell'individuo nell'arco di vita.
La terminologia adottata dal DSM-5 (APA,2013) rimanda ad una visione dimensionale della categoria diagnostica che appare al momento ideale per rappresentare la continuità tra l'autismo e gli altri disturbi compresi nella categoria stessa. La revisione del DSM-5 ricorre al termine "Spettro" per sottolineare l'eterogeneità del disturbo e indicare un continuum in cui ciascun individuo presenta le proprie specificità.
La diagnosi di ASD si basa sull'osservazione dei comportamenti e la storia clinica, è quindi basata su criteri esclusivamente clinici in quanto al momento non sono stati individuati indicatori biologici. La valutazione deve essere effettuata da esperti nel settore in equipe multidisciplinari (neuropsichiatri, psicologi).
Ad affiancare l'osservazione dei comportamenti possono essere utilizzati strumenti di valutazione validati a livello internazionale, quali:
l'Autism Diagnostic Interview-Revised (ADI-R); l'Autism Diagnostic Observation Schedule (ADOS); la Childhood Autism Rating Scale (CARS), oltre alla valutazione delle competenze cognitive, adattive, linguistiche e dei problemi comportamentali ed emozionali associati. E' utile effettuare inoltre valutazioni genetiche mediche e valutazioni audiologiche; mentre altri indagini biomediche (neuroimaging, EEG) vengono consigliate solo in presenza di specifici segni o sintomi.