Didattica a distanza e Disturbi Specifici dell’Apprendimento

La pandemia da COVID-19 ha imposto ai governi di tutto il mondo l'adozione di misure restrittive e drastiche per contenere la diffusione dell'infezione. Tra queste, la chiusura delle scuole e l'implementazione della didattica a distanza (DAD) hanno avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana degli studenti e delle loro famiglie. Diverse indagini condotte sulla popolazione generale hanno rilevato che la DAD ha generato diverse sfide per bambini e adolescenti, talvolta influenzando negativamente il loro benessere psicologico, i risultati di apprendimento e le prestazioni accademiche.

Attualmente, a distanza di un po' di tempo, sono in corso svariati studi che cercano di valutare gli effetti a lungo termine della DAD. sugli studenti. In questo contesto, risulta importante esaminare come i ragazzi con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) hanno vissuto quest'esperienza.

Una prima fonte di studi ha dimostrato che gli studenti con DSA abbiano affrontato sfide uniche durante la DAD. Ad esempio, la necessità di adattare le modalità di insegnamento online per soddisfare le esigenze specifiche di questi studenti potrebbe essere stata più complessa. La mancanza di supporto diretto degli insegnanti e le difficoltà nell'accesso a risorse specializzate potrebbero avere influito sulla loro esperienza di apprendimento.

Un team di ricercatori presso l'Unità Operativa Complessa (UOC) di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha condotto uno studio per esplorare gli impatti della DAD su studenti con DSA e le relative famiglie. Lo studio ha coinvolto un campione di 92 studenti, con un'età compresa tra gli 11 e i 19 anni, tutti con una diagnosi di DSA.

Il questionario, somministrato sia ai ragazzi che ai loro genitori, è stato strutturato in diverse sezioni. Per gli studenti, le sezioni includevano informazioni sociodemografiche, stress percepito in generale, stress durante la DAD e atteggiamenti e sentimenti riguardo all'esperienza della DAD rispetto all'apprendimento in presenza. Per i genitori, il questionario conteneva sezioni sulle informazioni sociodemografiche, il bisogno di assistenza degli adolescenti durante la DAD, l'applicazione delle prescrizioni normative per il DSA, lo stress percepito durante la DAD e i risultati accademici degli adolescenti.

I risultati dell'indagine hanno evidenziato che gli studenti con DSA durante il periodo di blocco legato al COVID-19 hanno sperimentato un livello di stress superiore derivante dall'isolamento scolastico e sociale rispetto allo stress riscontrato nell'ambito familiare. Riguardo agli elementi che hanno contribuito allo stress durante la DAD, gli studenti hanno riportato un maggiore livello di stress legato alle lezioni online e agli esami orali.

Per quanto concerne gli atteggiamenti e i sentimenti, la maggioranza degli studenti ha indicato che durante la DAD ha riscontrato difficoltà nel comprendere le lezioni, nell'intervenire di fronte agli altri compagni di classe e ha sottolineato la presenza di difficoltà nell'attenzione e nella concentrazione durante le lezioni online. Inoltre, molti studenti hanno dichiarato di sentirsi meno motivati rispetto all'apprendimento in presenza.

La pandemia da COVID-19 ha influito sulla vita di tutti in modo diverso, con gli adolescenti che hanno pagato un prezzo particolarmente alto, poiché la loro esigenza principale, la scuola, è stata messa alla prova. Le prolungate chiusure delle scuole e la diffusione della DAD hanno evidenziato questioni critiche e punti di forza legati a metodi di insegnamento alternativi basati sulla tecnologia. Studi come quello descritto offrono ulteriori approfondimenti sull'importanza di considerare le diverse necessità di tutti gli studenti, compresi coloro con DSA. Adottare strategie adeguate e pianificare le attività didattiche tenendo conto di tutte le esigenze degli studenti potrebbe rappresentare una sfida cruciale per il futuro.

Per approfondimento clicca qui