Disturbo bipolare e disregolazione emotiva: nuove frontiere di trattamento

moodLa terapia dialettico-comportamentale (DBT) è un trattamento cognitivo-comportamentale evidence-based sviluppato specificamente per il disturbo borderline di personalità, particolarmente efficace nella gestione della grave disregolazione emotiva e dell'ideazione suicidaria. La disregolazione emotiva, in particolare in età adolescenziale, risulta essere una caratteristica comune di molte condizioni psichiatriche. Secondo il modello biosociale di Marsha Linehan, alla base di molti comportamenti problematici, incluso quello suicidario, emergono difficoltà nella regolazione delle emozioni. Diversi studi infatti indicano che una migliore gestione delle reazioni emotive - ottenuta grazie ad interventi di DBT - è alla base della riduzione della sintomatologia in diagnosi come depressione, ansia e abuso di sostanze.

Nei pazienti con disturbo bipolare i dati sul rischio suicidario sono allarmanti: fino al 50% dei giovani con questo disturbo tenta il suicidio. Le attuali linee guida di trattamento includono sia la farmacoterapia che a psicoterapia, ma non esiste fino ad ora un trattamento specifico mirato al comportamento suicidario in questa popolazione di pazienti. Dato che il disturbo bipolare interrompe sostanzialmente i vasti compiti di sviluppo dell'adolescenza ed è associato a scarsi risultati in età adulta, la psicoterapia aggiuntiva per gli adolescenti con tale disturbo può avere il potenziale per ridurre al minimo i rischi a lungo termine. Quindi data l'alta incidenza di suicidio e problemi di regolazione emotiva, la DBT sembra essere un approccio apparentemente valido per il trattamento degli adolescenti con BP, data la sostanziale sovrapposizione degli obiettivi terapeutici che si focalizzano sulla disregolazione emotiva e i comportamenti correlati, tra cui il suicidio e l'autolesionismo non suicidario. 

Sulla base di ciò, uno studio clinico ha confrontato la DBT con la psicoterapia standard in adolescenti con disturbo bipolare, mostrando che, sebbene entrambe le terapie riducano i sintomi depressivi e maniacali, solo la DBT ha portato ad una significativa riduzione dell'ideazione suicidaria in un anno. Ne è derivato che gli adolescenti trattati con DBT hanno avuto meno tentativi di suicidio e una maggiore stabilità dell'umore rispetto a quelli trattati con la psicoterapia standard.

In conclusione, gli adolescenti con disturbo bipolare che presentano disregolazione emotiva elevata e/o alto rischio di suicidio potrebbero trarre notevole benefici dall'applicazione della terapia dialettico-comportamentale. Questo tipo di terapia infatti oltre a mostrare effetti sul tono dell'umore, migliorando i sintomi depressivi e maniacali, sembrerebbe essere una strategia di cura promettente per una gestione e riduzione più completa della sintomatologia nel tempo.

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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - U.O. Neuropsichiatria Infantile

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