Il rifiuto scolare può essere associato a disturbi psicopatologici

rifiuto scolareIl rifiuto scolare descrive un regolare rifiuto nel frequentare la scuola o una mancanza di strategie adattive per affrontare gli stress legati al contesto scolastico. Questo comportamento si riferisce a quei bambini o ragazzi che non vogliono frequentare la scuola oppure che hanno difficoltà a rimanere in classe per un giorno intero. Gli studi epidemiologici riportano che la maggior parte dei bambini con rifiuto scolare ha un'età compresa tra i 10 e i 13 anni, ma il problema si manifesta con un picco che riguarda l'età di 5-6 anni e i 13-14 anni, ovvero i periodi in cui è previsto per il bambino e l'adolescente un cambio del ciclo scolastico. Un aumento del fenomeno è stato riscontrato anche nel periodo adolescenziale, tra i 17 e i 18 anni. Non vi è una differenza di incidenza tra genere maschile e femminile.

Il comportamento di rifiuto scolastico è talvolta confuso con l'assenteismo ingiustificato anche dagli stessi insegnanti. In maniera associata al rifiuto scolare risultano presenti varie tipologie di sintomi psicologici come ansia, paura, ritiro sociale, comportamenti aggressivi oppure sintomi somatici come mal di testa, mal di pancia, vomito, nausea, incubi. I sintomi del rifiuto scolare possono verificarsi in qualsiasi momento e possono essere legati a fattori ambientali esterni come un lutto familiare, la separazione genitoriale, bullismo, problemi relazionali con gli insegnanti.

Il rifiuto scolare può manifestarsi con modalità e intensità differenti. Possiamo osservare bambini che tendono a mettere in atto la propria routine iniziale giornaliera senza poi riuscire ad uscire dal proprio ambiente domestico, altri potrebbero evitare di alzarsi dal letto o tendono a ritardare gli orari di uscita e, conseguentemente, l'eventuale accesso scolastico. Nei casi estremi si possono osservare episodi in cui i bambini o ragazzi tendono a scappare dal plesso scolastico o all'entrata della scuola. Inoltre, soprattutto nei bambini, si osservano comportamenti oppositivi, associati a capricci e pianto, e lamentele somatiche (mal di pancia o mal di testa) che richiedono l'intervento da parte dei genitori o eventuali richieste di uscita anticipate da scuola. Si rileva, inoltre, la tendenza a esperire sentimenti di angoscia durante la frequenza scolastica e nei periodi antecedenti l'accesso a scuola, come ad esempio la sera prima di dormire.

Tra le diverse motivazioni che portano i ragazzi e i bambini al rifiuto scolare riscontriamo l'evitamento di stimoli scolastici percepiti come negativi (compiti, interrogazioni), tentativi di  ottenere gratificazioni extrascolastiche come guardare la tv ,utilizzare smatphone o passare del tempo con i propri genitori. Il rifiuto scolare può essere associato a disturbi psicopatologici come, ad esempio, ansia sociale, ansia da separazione, fobia specifica, disturbi depressivi. Per trattare e aiutare i bambini e gli adolescenti con rifiuto scolare è importante rivolgersi a specialisti psicoterapeuti, neuropsichiatri infantili e psicologi che prevederanno interventi che coinvolgano non solo il bambino o l'adolescente ma anche le loro figure di riferimento come genitori e insegnanti.

 

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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - U.O. Neuropsichiatria Infantile

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